29/12/11

BEST OF 2011 (ale)

Chiudiamola qui, in ordine casuale.



NICOLAS JAAR - SPACE IS ONLY NOISE (CIRCUS COMPANY)
Non sarà ricordato come il miglior produttore di sempre ma potrà dire di esserlo stato nel 2011. Oggi sta un passo avanti a tutti. Lento e melodrammatico, sempre raffinatissimo, Nicolas Jaar è da considerare un dono dei nostri tempi. Questa è classe..........




ZOLA JESUS - CONATUS (SACRED BONES)
Mi piace pensare a lei come il lato oscurissimo di Lady Gaga. Lussurioseggiante.




APPARAT - THE DEVIL'S WALK (MUTE)
Con il passaggio alla Mute per il tedesco si spalancano nuovi orizzonti. Talvolta pomposi, ridondanti, aulici. Sulla forma si può stare a discutere, mentre la sostanza è fatta di canzoni che tutti gli altri si sognano. Radiohead compresi.




BON IVER - BON IVER (JAGJAGUWAR)
La crescita di Bon Iver, in questi quattro anni è tangibile, l'album è più evoluto del precedente, le melodie senza spazio, gli arrangiamenti più complessi. E' stato un innamoramento lento: canzone dopo canzone e, piano piano, un brano alla volta, è arrivato a destinazione. Solo allora, alla massima profondità ha raggiunto Spirit Of Eden dei Talk Talk.



VERDENA - WOW (UNIVERSAL)
L'album italiano che ho ascoltato di più dalla Malavita dei Baustelle. E sono cinque anni. Basta e avanza per entrare in classifica. Rimango dell'idea che concentrato in un unico disco sarebbe stato il vero capolavoro che cosi sdoppiato non è. E con buona pace di chi ha citato il White Album……..



HOLY GHOST! - HOLY GHOST (DFA RECORDS)
La band che può vantare più post su Frequenze. Sette sicuri più quelli alla deriva nella rete. E la maggior parte in tempi non sospetti. Praticamente quasi tutte le tracce sono potenziali hit radiofoniche (di un universo musicale non controllato dal denaro). Come tarli che ti si piantano nel cervello e cominciano a scavare. Non potevano mancare!



PEAKING LIGHTS - 936 (NOT NOT FUN)
Chiunque possieda nel proprio background band come Broadcast, Stereolab e Pram ed abbia, non dico una passione, ma un'idea rudimentale di dub, non avrà problemi a trovargli un posto in classifica.




DIRTY BEACHES - BADLANDS (ZOO MUSIC)
La vita in viaggio di un uomo posseduto dal fascino della strada, quello che ha lasciato un marchio distintivo sulla cultura narrativa degli anni 50'. Alex Zhang cattura questo stile con tatto e sostanza in un road album di una bellezza direi minacciosa, sepolto sotto strati di storia tanto quanto le sue melodie sono sotto distorsione e riverberi.




THE OSCILLATION - VEILS (ALL TIME LOW)
Il cosmo è grande. Forse infinito. Per nulla ospitale.




HERCULES & LOVE AFFAIR - BLUE SONGS (MOSHI MOSHI)
Alzi la mano chi si aspettava una conferma da Hercules dopo l'uscita dalla DFA e senza il sostegno di Anthony. Non vedo mani!


DA SALVARE
Black Keys - El Camino
Radiohead - The King Of Limbs
Africa Hitech - S/t
Metronomy - The English Riviera

RISTAMPE
Model 500 - Deep Space
Primal Scream - Screamadelica. ora e per sempre.
Theo Parrish - Ugly Edits

COMPILATION
Motor City Drum Ensemble - Djkicks

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